L’Interpretazione è Importante!

Nel piccolo approfondimento di oggi volevo affrontare l’argomento “interpretazione”.
Da sempre DungeonPig cerca di essere un introduttivo, il ponte che collega il mondo dei non-giocatori alla terra promessa dei players, per dimostrare anche a chi non sa cosa sono i boardgames che esistono altri modi per divertirsi insieme diversi dalla tv e dai videogames.

Ma cosa c’entra tutto questo con l’interpretazione?
Semplice!
Volete divertirvi ancora di più nelle vostre partite? Volete momenti epici da ricordare con gli amici tipo “ti ricordi quella volta che Max è salito sul tavolo per festeggiare mentre Rex mordeva la mano di Ste pietrificato dalla Catoblepa?!?”?
Beh, l’interpretazione è un ulteriore step nel mondo del divertimento dei giochi da tavolo e di ruolo!

Big Pig Theory Sconosciuti nerd nel mezzo di una partita al celebre DungeonPig!

Da sempre DungeonPig e Puerko Rico cercano di spingere i giocatori ad interpretare i loro Personaggi.
Volete degli esempi?
Il primo a giocare è sempre colui che assomiglia di più al proprio Personaggio (o ad un maialino).
Ma quella che sembra una regola ad hoc per alcuni cosplayer, in realtà non è l’unica all’interno del gioco…
Moltissime carte richiedono l’interazione diretta dei giocatori, spingendoli “dentro” al gioco.
Il celebre stregone Sotus-kos per usare la sua abilità di magico charme e sottrarre azioni agli avversari deve fisicamente agitare le mani davanti al nemico come se stesse lanciandogli una stregoneria!
Pino, il marinaio di legno, deve fisicamente raccontare una bugia per far sì che il suo naso si allunghi nel gioco e possa attaccare a distanza!
Molte carte Area hanno penitenze “fisiche” che costringono i giocatori a ballare, grugnire, rimanere immobili, cantare e chi più ne ha più ne metta…

Anche nella prossima espansione (sì, avete letto bene) verrà posto l’accento su questa modalità di gioco, con nuovi Personaggi che dovranno essere interpretati per aver accesso al loro completo potenziale!

L’interpretazione e successivamente l’immedesimazione sono concetti che si riallacciano più al gioco di ruolo che al classico gioco da tavolo, ma che non possono essere ignorati in un gioco come DungeonPig.
Sì, il gioco di ruolo, quella cosa nata per essere usata in psicoterapia e poi divenuta negli anni un fenomeno ludico che appassiona dozziliardi di persone in tutti gli universi conosciuti.
Ma siccome noi non stiamo giocando a Dungeons & Dragons, il livello di recitazione che vi viene richiesto dal nostro Puerko magico si limita a “divertitevi interpretando il vostro Personaggio, pensate e parlate come farebbe lui, esasperando le sue caratteristiche più buffe o bizzarre”.

Come dice qualcuno “il segreto per vincere a DungeonPig è calarsi… Calarsi in generale, ma sopratutto calarsi nella parte del Personaggio!” 😛
Più ci si sente in linea con il proprio alter ego di Metallo Pesante, maggiore sarà il divertimento e migliori i risultati in partita! Provare per credere!

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